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La relazione Madre-figlio/a/ə Mater Fermentum

La relazione Madre/figlio/a/ə

MATER FERMENTUM

L'ultimo testo da me pubblicato pone l'attenzione sulla figura della Madre : Materfermentum - Narrazioni e Trasduzioni poetiche di una Psicoterapeuta.

La relazione con la Madre è un legame che si sviluppa trasversalmente di generazione in generazione, accogliendo in sé anche le istanze e le trasformazioni della società in continuo mutamento. Nel volume ho scelto di adottare un taglio poetico-narrativo. Di seguito condivido un'esplorazione di tipo più clinico-divulgativa sul rapporto Madre – figlio/a/ə ma non solo... L'argomento è troppo vasto per esaurirsi in un articolo, quindi mi sono lasciata guidare da alcuni dei quesiti che più tornano all'interno della mia professione.

Come possiamo gestire le sfide quotidiane della relazione Madre-figlio/a/ə ?

Le sfide quotidiane, i dubbi, le inquietudini diventano uno strumento di riflessione se condiviso con le altre Madri. E perché non anche con i Padri? Il confronto fra esperienze simili e diverse allarga il campo, la visione. Andare oltre la tradizione e le competenze delle singole storie personali permette ad ogni nucleo familiare di aprirsi, di respirare, di riallacciare un rapporto con la comunità.

Certo, far questo presuppone una certa empatia tra le parti in gioco: Per sviluppare un legame empatico nella relazione Madre – figlio/figlia/ə è fondamentale non assolutizzare il legame mono genitoriale. Coinvolgere i Padri nel progetto educativo integra ed arricchisce la relazione attraverso il gioco, l'esempio, la differenza. La collaborazione genitoriale libera la “Madre” da una funzione che rischierebbe di essere meramente protettiva, assistenzialista e domestica. La relazione diventa circolare. Crescere è un progetto comune.
C'è una fase della crescita particolarmente complessa. L'adolescenza.

Come possiamo affrontare i cambiamenti nella relazione Madre-figlio/a/ə durante l'adolescenza?

Qualsiasi sia l'identità di genere dei vostri figli, durante l'adolescenza affiorano le grandi spinte contrastanti. L'autonomia li attrae ed al contempo li disorienta. Queste stesse spinte ci investono, ci invadono, ci confondono finanche potremmo restarne invischiati. L'adolescenza dei nostri figli può diventare il monito dell'adolescenza che fu per Noi!

Come gestire allora l'ansia e lo stress legati ad un rapporto difficile Madre-figlio/a/ə?

A volte si riattivano nei genitori eventuali esperienze traumatiche vissute in quel tempo di passaggio... Eventualmente, in circostanze di emersione di traumi adolescenziali o infantili occorsi ai genitori può essere utile rivolgersi ad un bravo psicoterapeuta così da interrompere catene e pattern relazionali limitanti. In un setting clinico, i genitori potranno riconoscere ed affrontare le proprie sofferenze infantili o adolescenziali che nel rapporto con la generazione precedente non hanno avuto ascolto. I figli sono in continuità con le nostre storie. Interrompere la transgenerazionalità richiede opportunamente un intervento professionale. Un atto magico, che non è magia, ma attivazione di un processo trasformativo profondo. Affinché i danni, le ingiustizie, i mali subiti non si rinnovino oltre.

Il confronto e l'ascolto attivo devono prevedere pertanto un lavoro continuo. L'adolescenza è in un certo senso l'età mitologica per eccellenza, dove l'immaginazione e la realtà devono necessariamente scontrarsi ed un po' alla volta evolvere in altri processi psico-politici. Intendo di partecipazione alla vita sociale. L'esempio concreto della Madre può diventare molto potente.

Creare dei ricordi positivi nella relazione madre-figlio/a/ə è una pratica a cui dedicarsi.

Infatti, è molto bello tenere foto, scritti, disegni dei bambini che crescono: i figli cambiano, si trasformano. Abbiamo la possibilità di creare dei doni per l'avvenire. Ricordi da mostrare a se stessi ed ai figli nel futuro. In un tempo che ancora non conosciamo, ancora da concepire. Un investimento preziosissimo. Altrettanto lasciarci osservare nel rapporto con i nostri genitori nel frattempo invecchiati, i loro nonni, prepara al passaggio dei ruoli. I figli osservano ed imparano, a maggior ragione se si da parola a sentimenti e racconti.

Le difficoltà generano competenze se accettate, esplorate, condivise.

Nel corso di questa esplorazione sulla complessa relazione madre-figlio/a/ə, desidero anche segnalare il mio libro recentemente pubblicato, 'Mater Fermentum: Narrazioni e Trasduzioni Poetiche di una Psicoterapeuta'. In questo volume, ho dedicato particolare attenzione alla figura materna e alle dinamiche relazionali che la coinvolgono. Attraverso una prospettiva poetico-narrativa, ho cercato di catturare la ricchezza e la complessità di questo legame fondamentale. Se desiderate approfondire ulteriormente questo tema e esplorare ulteriori riflessioni e spunti, vi invito a dare un'occhiata al mio libro disponibile su Amazon al seguente link: Mater Fermentum: Narrazioni e Trasduzioni Poetiche di una Psicoterapeuta"

Graffio
660

E' sempre questione di luce e di prospettiva
La macchia che pare sul tappeto un'onta
Un'aggressione a spelamento definitivo
Si rivela goccia, graffio di sole
che s'è levato.

(da Mater Fermentum, narrazioni e trasduzioni poetiche di una psicoterapeuta.)

Dott.ssa Pasqua Teora

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